Consigli
Simulazione di un baffle
Le foto sottostanti mostrano come si possa simulare la presenza di un baffle. Ancor prima che Bobby Dukoff e Berg Larsen sviluppassero i loro brevetti rivoluzionari, musicisti e artigiani erano soliti “pompare” i loro becchi creando dei baffles “artificiali” aggiungendo materiale di vario tipo ( chewing gum, mastice, colla o ogni sorta di materiale malleabile ) in modo da modificare la geometria della camera e conferire a becchi dalla camera larga maggiore proiezione, volume e brillantezza. A seconda delle esigenze del cliente, del suo stile o modo di suonare etc. solitamente provo diversi profili di baffles con una pasta che aderisce al maggior parte delle superfici senza bisogno di collanti ed è facilmente rimovibile. In seguito a diverse prove, una volta individuato l'angolo, lunghezza, altezza e posizione corretti, misuro il baffle provvisorio, lo rimuovo e infine lo sostituisco con uno realizzato in resina epossidica. Ad essicazione avvenuta, il baffle sarà coerente con il becco e potrà essere lavorato e modellato come ogni altro materiale. Provate anche voi se trovate la vostra imboccatura troppo resistente o priva di “vita”.
"La" legatura
Oggi il mercato offre al sassofonista una grande varietà di legature. Alcune cambiano effettivamente la sonorità e la suonabilità sassofono e meritano di essere quantomeno sperimentate, anche se sono piuttosto costose. A mio parere la questione è - questo vale anche per la scelta di ance, becco e sassofono - assolutamente soggettiva. La mia preferenza va alla legatura “autentica”, che si ispira alla scuola tedesca del clarinetto. Una delle modifiche che apporto al mio “Original Dark” ( visitate la pagina dedicata a questo progetto per saperne di più ) è un incavo praticato sul corpo del becco, trasversale all'asse longitudinale dello stesso. Questo “solco” permette proprio di montare questo tipo di legatura. L'incisione molto superficiale che si trova all'incirca in corrispondenza della fine della tavola, a filo della spalla dell'ancia, è stata allargata e resa più profonda per creare una guida che permetta una più facile e stabile aderenza. Si possono usare diversi tipi di cordino o pelle, ma dopo diverse prove un semplice cordino in cotone di circa 2mm di diametro sembra offrire una legatura forte e duratura. Questo sistema a mio avviso consente all'ancia di vibrare senza ostacoli. Un altro vantaggio non indifferente è che si adatta a qualsiasi misura e forma di becco.
La preparazione sembra piuttosto intricata e probabilmente non è la scelta più indicata per un impiego dal vivo, soprattutto se vi trovate a dover sostituire l'ancia in breve tempo. Ma a casa o in studio di registrazione è un'ottima ed economica alternativa. Ecco un tutorial che mostra come si fa. https://www.youtube.com/watch?v=kt_CJyZRAXI Dopo qualche tentativo e un po' di pratica si monta piuttosto facilmente.